Una doppia manita con la speranza della continuità
di Mauro Guerrera
In quattro giorni dieci gol; cinque al Club Brugge in Europa League e cinque alla Lazio in campionato. Soprattutto due partite consecutive senza subire gol. Forse è soprattutto questa la notizia. Reina in porta ha dato tranquillità e personalità al reparto. Hysaj nel suo ruolo naturale di esterno destro, ha fornito due prestazioni importanti sia per qualità che per quantità, anche in fase di appoggio alla manovra. Soprattutto il reparto arretrato ha ritrovato la forza fisica e le veloci chiusure di Koulibaly, elegante e bravo anche quando esce palla al piede. Proprio il francese di nazionalità senegalese, è la scommessa vinta dal sottoscritto. A Dimaro ho puntato tutto sull'esplosione di questo difensore, appena 24enne e al suo secondo anno in maglia azzurra. Con la sua crescita, anche Albiol sembra essere tornato il difensore efficace, che ha vinto mondiale ed europeo con la Spagna.
L'attacco ha confermato la sua enorme potenzialità, soffocata nelle prime uscite da un modulo che non esaltava le qualità dei singoli come Callejon e Mertens in primo luogo e rendeva fumose le grandi giocate di Insigne. Gabbiadini vede la porta come pochi attaccanti di razza in Italia. Su Higuain, ogni parola è superflua. E' un top-player, punto.Bravissimo Sarri, ha avuto l'umiltà di capire che il modulo iniziale non era quello giusto per questa squadra.
Ma adesso piedi per terra. Brugge e Lazio sono acqua passata. Dopodomani c'è il Carpi affamato di riscatto. Per vincere un campionato, non basta fare qualche bella prestazione come ha fatto il Napoli in queste ultime due uscite. Ovviamente serve anche un pizzico di fortuna, ma soprattutto serve la continuità dei risultati. Bisogna essere in grado di portare a casa i tre punti anche senza giocare bene, come è successo finora all'Inter. Se qualche volta il Napoli non dovesse giocare bene, bisognerà accontentarsi, l'importante è che vinca. Proprio la continuità di risultati (e non di prestazioni) fa grande una squadra.