Si accettano miracoli
di Mauro Guerrera
Pareggio casalingo con la Sampdoria tra luci e ombre. Il debutto stagionale al San Paolo, non ha regalato la gioia che i tifosi si aspettavano. Un 2-2 che ha lasciato l'amaro in bocca soprattutto per come è maturato. Dopo il primo tempo chiuso in vantaggio sul 2-0 (che doppietta da vero campione quella di Higuain) e, soprattutto, con gli azzurri padroni del campo nessuno si aspettava un calo fisico così netto di tutta la squadra.
Al di là delle solite amnesie difensive, che a quanto pare non sono magicamente sparite con il centrocampo a tre, è proprio il crollo atletico della squadra dopo appena 55 minuti a destare tante, troppe perplessità. Eppure Sarri, al contrario di quanto faceva Benitez, ha sottoposto la squadra ad allenamenti anche con doppie sedute giornaliere. L'unica attenuante (o forse speranza) è che questo tipo di preparazione, darà i suoi frutti in futuro, augurandosi che nel frattempo non si siano persi troppi punti almeno dalla zona Europa League.
Già, zona Europa League. Anche per quest'anno (anzi soprattutto quest'anno), per la qualità degli acquisti delle varie squadre italiane, è proprio questo l'obiettivo stagionale del Napoli. Le prime due giornate hanno detto che saranno Roma (la grande favorita) e l'Inter le due squadre che lotteranno per lo scudetto. Milan e Juventus (anche se mai dare per morti i bianconeri) dovranno accontentarsi di lottare per il terzo posto. Napoli, Fiorentina, Lazio e Torino, invece dovranno scannarsi per i due rimanenti posti disponibili per accedere all'Europa League.
Forse è prematuro parlare di queste cose solo alla seconda giornata. Un miracolo che possa stravolgere le indicazioni di queste prime venti partite di Serie A può sempre accadere. Ma per i miracoli ci vuole tempo, quel tempo che Sarri e De Laurentiis chiedono di concedere al Napoli. Peccato che la società se ne sia concesso troppo in sede di calciomercato. Ma a Napoli, come il titolo dell'ultimo film di Alessandro Siani "Si accettano miracoli".