Sarri, Mihajlovic e la lezione di calcio
di Mauro Guerrera
Lezione di calcio, al di là del risultato. Sarri ha iniziato la sua avvetura a Napoli tra lo scetticismo e la diffidenza generale. Mihajlovic con il suo Milan è stato invece accompagnato dagli squilli di tromba che annunciavano i rossoneri tornati a lottare per lo scudetto.
Invece il Milan non ha ancora un'identità e un'idea di gioco, mentre il Napoli pratica un calcio piacevole bello da vedere anche per chi non è tifoso degli azzurri. E' proprio questo il bello del calcio. Il campo è capace di sconfessare quello che sulla carta sembra un dogma indiscutibile.
Ma al di là del bel calcio giocato dal Napoli in questo ultimo mese, di Sarri mi piace sottolineare altri aspetti. I calciatori giocano divertendosi ed hanno ritrovato l'entusiasmo perso la scorsa stagione, quando Benitez professionalmente ha vissuto da separato in casa il suo rapporto con il club di De Laurentiis. Soprattutto Sarri ha l'intelligenza di continuare a lavorare all'ombra, lasciando al sole dell'entusiasmo e della gloria solo i calciatori.
Godiamoci questa sosta per le nazionali, cullando il sogno di chi si è stufato di vedere lo scudetto abitare al nord. E se quest'anno la lotta scudetto fosse ristretta a Fiorentina, Roma e Napoli (in rigoroso ordine di classifica attuale)?
Chiusura sul Pallone d'Oro. La lista dei candidati è l'ennesimo attentato alla credibilità della FIFA, già ridotta ai minimi termini. Non è possibile inserire i nomi di coreani e giapponesi sconusciuti ed escludere campioni come Buffon e Higuain e, peerchè no, di Lorenzo Insigne "il magnifico".