I casi Gabbiadini e Higuain. Quando il silenzio è d'oro

24.08.2015 14:40

di MAURO GUERRERA

In pochi giorni due procuratori che rappresentano due calciatori del Napoli, hanno rilasciato delle interviste polemiche, entrambi, seppur in giorni diversi, alla stessa trasmissione radiofonica ("Si gonfia la rete" in onda su radio CRC) che sembra essere diventata la voce ufficiale dei procuratori dei calciatori del Napoli. 

Il procuratore di Higuain, il fratello Nicolas, ha detto che così com'è stata fatta, non sono intenzionati ad accettare la proposta di rinnovo presentata dal presidente De Laurentiis. Legittimo, ma perchè sbandierarlo ai quattro venti in una trasmissione radiofonica, dopo dieci giorni dall'incontro di Venezia con il patron azzurro? Per avere un pò di visibilità personale o per mettere De Laurentiis spalle al muro e costringerlo ad alzare la posta?

Silvio Pagliari, agente di Gabbiadini invece, si è lamentato per l'iniziale esclusione dell'attaccante bergamasco dall'undici iniziale nell'amichevole contro il Nizza. Quest'ultimo passaggio è fondamentale e va sottolineato. Amichevole pre-campionato per testare i meccanismi nei nuovi moduli e per migliorare la condizione fisica dei calciatori. Al di là del fatto che forse Pagliari ha confuso Nizza-Napoli per la finale di Supercoppa Europea, è davvero così convinto che Gabbiadini, grande giocatore senza dubbio, sia tanto superiore a Higuain, Mertens, Callejon e Insigne da pretendere la titolarità di un ruolo? Soprattutto è convinto che se dovesse andare alla Juventus o al Milan, piuttosto che alla Roma o all'Inter o alla Lazio, giochi tutte le partite da titolare? O per Pagliari fare panchina nelle squadre appena elencate ha un prestigio diverso dal farlo a Napoli? 

Più che giusto che gli agenti curino al meglio gli interessi dei propri calciatori. Ma nel caso dei procuratori di Higuain e Gabbiadini, è stato fatto trascurando un particolare importante: il silenzio. Certe lamentele si fanno nelle opportune sedi con i diretti interessati. Lo show radiofonico dei due procuratori, ha spinto qualche tifoso a pensare che sia stato organizzato apposta per destabilizzare il Napoli. Ma così facendo hanno probabilmente messo in cattiva luce i propri assistiti, che ora saranno sotto i riflettori e ad ogni errore gli verranno rinfacciati questi show radiofonici, utili a chi ha il dente avvelenato con la Società. 

Di certo questi atteggiamenti non scalfiranno De Laurentiis. Anzi, al contrario, conoscendo il presidente lo renderanno ancora più combattivo.