Dal Bilbao alla Lazio, 59 repliche di uno stesso film
di Mauro Guerrera
La sconfitta con la Lazio ha scritto i titoli di coda alla stagione 2014-2015. Una sconfitta amara, mortificante nel risultato e nel verdetto senza appello: napoli quinto e fuori dai preliminari Champions.
Se rimandiamo indietro il nastro di questa stagione deludente, ma non fallimentare considerando che siamo il Napoli, è facile notare che la prima partita (quella con il Bilbao proprio nei preliminari Champions) e l'ultima con la Lazio (che avrebbe potuto riportare il Napoli ai preliminari stessi) sono il riepilogo di quanto visto nei cinquantanove match giocati dal Napoli quest'anno:
1) approcci sbagliati alle partite;
2) primi tempi regalati agli avversari che non sempre è stato possibile recuperare con eccezionali secondi tempi;
3) errori di singoli che hanno determinato in negativo i risultati di troppe partite;
4) sostituzioni troppo spesso tardive e che quasi mai hanno riguardato il reparto arretrato;
5) mancanza di determinazione e personalità, che ha portato a perdere punti anche in partite già vinte a pochi minuti dalla fine.
A tutto questo bisogna aggiungere la partenza sbagliata con un mercato incompleto e senza acquisti di primo livello. Anche Benitez, che rimane sempre tra i migliori allenatori della storia del Napoli, ha commesso i suoi errori. Al di là della gestione delle sostituzioni, alcune scelte di formazione non hanno convinto. Una su tutte, i troppi accantonamenti di Hamsik preferendo calciatori di livello e utilità inferiori come De Guzman.
Anche ieri al tecnico spagnolo è mancato il coraggio. E' vero con il senno di poi tutte le ideee sono buone, però in una partita dove l'unico risultato a disposizone era la vittoria, si poteva anche iniziare con Hamsik mediano e Gabbiadini alle spalle di Higuain.
Adesso è tutto finito e bisogna ripartire. Soprattutto bisogna programmare e bene, per ottimizzare al massimo le povere risorse economiche di cui dispone la società. La prossima stagione Benitez non ci sarà più, andrà ad allenare il Real Madrid, quindi forse non è proprio scarso come allenatore. Bisognerà conoscere il destino di alcuni big come Callejon, Albiol e Higuain.
Ma soprattutto bisogna dare un'accelerata al mercato, dove il Napoli è già in grave ritardo. Ma con questa struttura societaria già priva di alcune figure fondamentali, il ritardo è normale senza ancora avere un allenatore e un direttore sportivo.
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