Prodondo rosso...nero. Regia di Maurizio Sarri

di Mauro Guerrera

Il Napoli travolge il Milan in quel di San Siro. Uno 0-4 che a Milano difficilmente dimenticheranno, non solo per il risultato ma anche per la lezione di calcio che gli azzurri di Sarri hanno dato ai rossoneri di Mihajlovic.  

Sarri in circa tre mesi ha saputo dare un'identità ad una squadra partita tra lo scetticismo e la diffidenza generale. Indentità sembra non averne il Milan di Mihajlovic. Eppure il tecnico serbo ha iniziato la sua avventura milanese, tra l'entusiasmo dei tifosi e gli squilli di tromba dei tanti addetti ai lavori che già vedevano il Milan protagonista nella lotta scudetto.

Al di là del gioco davvero piacevole che ha espresso il Napoli in questo ultimo mese, la bravura di Sarri che mi piace evidenziare è un'altra. Da quando c'è lui i calciatori sono più sereni e in campo giocano divertendosi. Intelligentemente lavora tranquillo nell'ombra, lasciando al sole dell'entusiasmo e della gloria solo i calciatori. Soprattutto da quando c'è Sarri in tanti hanno ritrovato l'entusiasmo perso la scorsa stagione, vissuta professionalemnte da Benitez però da separato in casa e con il biglietto aereo in tasca. Inoltre Sarri sembra essere sostenuto anche dalla simpatia dei media sportivi, almeno per ora poi chissà cosa succederà se un giorno il Napoli dovesse raggiungere la vetta della classifica. 

Questa sosta di campionato giunge a proposito, per alimentare il sogno di chi è stufo di vedere uno scudetto nordista. E se quest'anno la lotta scudetto fosse ristretta a Fiorentina, Roma e Napoli?

Chiusura sul Pallone d'Oro. L'ennesimo attentato alla credibilità della Fifa arriva dalla lista dei candidati per vincere l'ambito trofeo. Non è possibile vedere inseriti i nomi di calciatori messicani, coreani, giapponesi, cinesi e poi non leggere i nomi i calciatori come Buffon, Higuain e perchè no, di Lorenzo Insigne "il magnifico":